Gilardoni: necessari indirizzi ed azioni mirate e coordinate, tra risorse nazionali, regionali e fondi comunitari, vista l’entità del numero di famiglie e minori in stato di disagio
Sono ben 26.446, pari 73.867 persone, la famiglie lombarde che da gennaio a settembre 2018 hanno iniziato a beneficiare del Rei, il Reddito di inclusione (importo medio dell’assegno: 266 euro mensili). L’Alleanza contro la povertà in Lombardia ha inviato richiesta alla Regione, affinché si attivi al più presto la “cabina di regia” prevista dal piano contro la povertà approvato da Palazzo Lombardia.
Novità di questi ultimi giorni è il via libera del ministero del Lavoro e delle politiche sociali al trasferimento complessivo alla Lombardia di € 31.715.200 per sostenere gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà in favore degli ambiti territoriali.
“Riteniamo che a questo punto – afferma Paola Gilardoni, segretario regionale Cisl Lombardia e portavoce dell’Alleanza – vi siano le condizioni per far partire la cabina di regia, con l’obiettivo di rafforzare i servizi sociali e le reti di protezione e riattivazione sul territorio, oltre che favorire l’interazione tra le misure nazionali e regionali. “La cabina di regia dovrà anche promuovere – aggiunge – la sinergia tra le politiche di prevenzione della vulnerabilità e di contrasto alla povertà e definire gli indirizzi agli ambiti territoriali per gli interventi di contrasto e a sostegno di progettualità e servizi per senza dimora e grave emarginazione”.
I 31 milioni di euro in arrivo da Roma giungono a seguito della definizione da parte della giunta regionale degli adempimenti per l’attuazione del Rei in Lombardia, ripetutamente sollecitati nei mesi scorsi dall’Alleanza lombarda.
“Sono necessari – aggiunge Gilardoni – indirizzi ed azioni mirate e coordinate, tra risorse nazionali, regionali e fondi comunitari, vista l’entità del numero di famiglie e minori in stato di disagio”.
Il finanziamento ed il rafforzamento dell’infrastruttura sociale sul territorio sono fattori fondamentali per favorire la collaborazione tra servizi sociali ed enti ed organizzazioni competenti per inserimento lavorativo, istruzione, formazione, politiche abitative, salute: l’integrazione degli interventi è alla base per la predisposizione dei progetti personalizzati di inserimento.
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