Le considerazioni del direttore Alberto Riva: "Il turismo va bene, ma solo grazie all'intraprendenza privata. Il commercio tradizionale fa ancora fatica"
Un'associazione in crescita che vuole stimolare i suoi iscritti e offrire servizi di qualità, senza tralasciare l'azione di tutela nè quella di rappresentanza. Una ricetta chiara per Confcommercio Lecco, come conferma il direttore Alberto Riva: "Le previsioni per quanto riguarda il bilancio 2018 sono positive, sia per Confcommercio Lecco sia per le società partecipate. Gli associati sono in aumento anche quest'anno e non si tratta certo di un fatto scontato. Anzi, oggi avere un iscritto in più è una sfida che si vince solo con la qualità e la professionalità".
Essere a fianco delle imprese vuol dire anche fare azioni di sensibilizzazione come quella sul fronte della promozione digitale: "Siamo convinti che l'innovazione e la crescita tecnologica siano importanti in prospettiva per i commercianti. Dall'utilizzo performante dei social alle possibilità offerte dall'e-commerce sono tutte strade da percorre e su cui come associazione stiamo investendo affiancando le nostre imprese".
Il terziario di mercato sta vivendo una stagione molto particolare: "Turismo e servizi stanno registrando numeri positivi, mentre il commercio tradizionale fa ancora fatica. Proprio in quest'ottica di sostegno e di azione concreta a fianco delle nostre imprese abbiamo lanciato un anno fa il progetto Wow Che Sconti, che rappresenta un'opportunità per i negozi di vicinato di aumentare i clienti e la propria attrattività. Un progetto che ci sta dando soddisfazioni e che piace a imprese e consumatori".
Nelle scorse settimane Confcommercio Lecco ha mostrato una posizione dialogante sul fronte della riduzione delle aperture domenicali: "Abbiamo accolto favorevolmente l'idea di rivedere le aperture domenicali e festive. Ora aspettiamo di vedere quale proposta verrà portata avanti dal Governo, ma fin da ora diciamo che siamo d'accordo nel mettere mano alla materia con una proposta intelligente che tenga conto delle esigenze delle imprese, dei consumatori, dei lavoratori e delle famiglie. Ci auguriamo il coinvolgimento di Confcommercio per individuare una soluzione equilibrata e non ideologica". E aggiunge: "Il problema di fondo è che hanno spacciato la liberalizzazione degli orari come soluzione di tutti i problemi del commercio. Doveva portare la ripresa dei consumi e la soddisfazione dei consumatori e delle imprese, invece i consumi si sono ridotti perché c'è stata solo la "spalmatura" delle spese dei clienti su sette giorni invece che su sei. E nello stesso tempo ci sono state molte chiusure di negozi". Poi Riva risponde anche ai difensori delle aperture "illimitate" che sostengono che, se ci saranno nuove regole, si avrà un calo occupazionale considerevole: "E' una falsa questione. Potrebbe esserci una contrazione, ma non nei numeri paventati. E poi nel conteggio allora andrebbero valutati anche i posti di lavoro persi in questi anni dai negozi di vicinato o i cali di fatturato per le aperture senza soluzione di continuità della grande distribuzione".
Poi il direttore di Confcommercio torna sulla stagione positiva che sta vivendo il turismo: "Sì, c'è una crescita decisa dovuta però, è giusto rimarcarlo, solo alla intraprendenza privata. Siamo in assenza di una vera politica di sviluppo e supporto del turismo sia a livello provinciale che comunale. Quello che ancora manca è una vera cultura del turismo. Come associazione stiamo lavorando - e il corso di Management sviluppato con Università Bocconi ne è la dimostrazione - perché si tratta di una leva fondamentale". E conclude: "Il territorio, Lecco compresa, ha visto in estate diverse iniziative che hanno riempito le piazze. Siamo anche noi contenti, ma evitiamo di considerare questi eventi, pur se validi, per quello che non possono essere. Anzi, non devono diventare un alibi che va a coprire la mancanza di progettazione politica: tracciare una strategia turistica è ben diverso da creare un evento. Proprio in quest'ottica il nostro auspicio è che finalmente a Lariofiere venga istituita una Agenzia del turismo per le due province e che la nuova Camera di Commercio sostenga l'iniziativa insieme a Regione Lombardia".
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