Venerdì 19 alle ore 18.30 nuova iniziativa dell'associazione culturale The Art Company Como con l'inaugurazione della mostra Portale degli Angeli realizzato dall'artista Antonio Teruzzi di Brugherio. Nell'occasione verrà presentato anche un libro d'arte che descrive la complessa opera dell'artista brianzolo con i testi di Felice Bonalumi e Pietro Montorfani.
Realizzato in sole 200 copie numerate, di cui 60 arricchite con un'incisione originale dell'artista, sarà uno strumento utile per capire e approfondire l'istallazione.
Come dice il critico Felice Bonalumi nel libro "Sono convinto che un'opera d'arte è tale se porta con sé il mistero, un soffio di mistero, senza svelarlo completamente perché chi guarda possa e debba interrogarsi: Antonio Teruzzi ci ha detto che il graffio si può richiudere, se vogliamo davvero, se ci impegniamo per questo, ma ci ha anche detto chiaramente che solo aprendosi ha permesso di vedere la strada"
Note biografiche
Antonio Teruzzi nasce a Brugherio nel 1945, dove vive e lavora. Negli anni '70: I primi anni di attività sono caratterizzati da una pittura di impianto figurativo con
Teruzzi è in primo luogo pittore, ma anche scultore e incisore, esegue affreschi e non disdegna occasionalmente le arti applicate. Ama, in pittura, l'impiego di pigmenti puri e di terre attraverso tecniche laboriose ed insolite quali l'encausto su legno o su carta, e l'affresco su tela o su stucco lucido applicato a tavole anche d'estese dimensioni. Vi ricorre per conseguire effetti particolari, ma anche per il gusto della materia in se. L'affascina l'idea d'unire materia e spirito, traguardo tra i più elevati delle antiche pratiche alchemiche.
Gli anni '80 la ricerca tende alla rarefazione nell'aria e nella luce di forme umane, angeli e animali immersi in paesaggi evocanti paradisi terrestri. Questi tipo di ricerca artistica è descritta in un testo di Roberto Sanesi, che fa esplicito riferimento alla poetica rilkiana e che accompagna la prima personale milanese alla Galleria Annunciata.
Dagli anni '80 impiega la tecnica dell'encausto su intonaco e su tavola in opere che impaginano segni minimi nel contesto di sinopie di schemi architettonici.
Sono di questo periodo una serie di mostre allestite in luoghi di interesse architettonico: ville in disuso, antiche corti e chiese sconsacrate diventano spazi di convivenza tra pittura e letteratura.
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