Le due residenze annuali sono andate a Roberto Picchi e Simona Sanvito, in arte Vera Pravda. Due artisti che avremo modo di conoscere da vicino, incontrandoli negli spazi dell’atelier a loro destinato per tutto il 2019.
ROBERTO PICCHI –Roberto Picchi è una “vecchia conoscenza” delle Residenze, perché già nella precedente edizione si era fatto notare con un progetto degno di nota, che gli aveva fatto vincere un premio speciale della commissione giudicatrice. L’opera realizzata nel 2018 è stata esposta tra settembre e ottobre nel Sotto-granaio di Villa Greppi, riscuotendo un ampio successo di pubblico. Questa volta il giovanissimo Picchi è riuscito ad aggiudicarsi la residenza annuale, con un progetto altrettanto interessante, sempre basato sulle questioni ambientali a lui molto care, che lo porterà a realizzare una serie di sculture in resina che racchiudono elementi naturali e artificiali raccolti nel territorio della Villa. La serietà, la sensibilità e il talento dimostrati nella scorsa edizione sono già una garanzia per la sua permanenza in villa per tutto l’anno prossimo.
VERA PRAVDA –Monzese, Vera Pravda è impegnata sul fronte ambientale con un progetto che propone la realizzazione di dodici grandi tele dedicate a Villa Greppi e ai suoi spazi dipinte con Airlite, pittura che abbatte i gas prodotti dalla combustione migliorando la qualità dell’aria.
Abiteranno la foresteria posta all’ingresso del parco, per due mesi ciascuno, tre artisti provenienti da zone più distanti d’Italia. Si tratta di:
CARLO MANGOLINI -Nel periodo di aprile e maggio 2019 sarà ospite di Villa Greppi l’aquilano Carlo Mangolini, artista, architetto e curatore di mostre e progetti culturali. Mangolini ha proposto per Villa Greppi una ricerca che sta conducendo da anni nel territorio della sua città: le sue opere composte da elementi di recupero, frammenti di realtà, materiali di scarto portano in sé la memoria di un luogo, trasformandone la storia in un oggetto artistico.
MADDALENA GRANZIERA -A giugno, sarà la volta di Maddalena Granziera, proveniente da Treviso. La Granziera esplorerà il territorio della Villa in cerca di soggetti per le sue sperimentazioni che contaminano pittura e fotografia.
CLAUDIO BEORCHIA -In autunno chiuderà la sequenza dei residenti del 2019 Claudio Beorchia, vercellese di origine ma anch’egli residente vicino a Treviso. Nella sua opera Beorchia utilizza molteplici media e linguaggi con i quali dà forma a personali riflessioni sul luogo indagato. Per la sua Residenza intende occuparsi del tema dell’acqua, che lo porterà a creare un’installazione site-specific per gli ambienti della Villa.
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