Il sindaco Fasoli nel dare il benvenuto a don Giuliano Zanotta afferma: “Questo cambiamento è una grande e preziosa sfida”
di Claudio Bottagisi
“Le parrocchie sono quattro, i preti sono comunque pochi e magari un po’ acciaccati, l’importante è non bloccarci in una pastorale di conservazione ma provare qualche scelta davvero innovativa sulla comunità, sull’oratorio e sui giovani. Questa benedetta “pastorale integrata” andrà pur affrontata e messa in atto, o aspettiamo di morire sulla breccia correndo dietro alle troppe messe e alle troppe cose che dobbiamo fare? Contiamo soprattutto sulle persone consacrate e sui laici”.
Don Giuliano Zanotta, nuovo parroco del Sacro Cuore, di San Lorenzo, di Somana e Olcio, è stato esplicito nel giorno del suo ingresso nella sua nuova comunità pastorale mandellese, unitamente al vicario don Andrea Mombelli.
“Oggi non vi faccio la predica - ha detto il sacerdote nella messa di insediamento di sabato 20 ottobre al “Sacro Cuore” - ma vi affido il mio discorso programmatico che ruota attorno alle parole efficienza, efficacia e fraternità”.
E l’efficacia, destinata a richiedere “un supplemento di coraggio”, è riassunta nel passaggio sopra riportato, mentre fraternità vuol dire “grande rispetto fra di noi e le nostre relative sensibilità”, “un dialogo sincero e vero”, “prendersi cura delle difficoltà di ciascuno” ed esigenza di riservatezza, “vincendo gli inutili pettegolezzi”.
Poi l’efficienza, come detto, che significa “cercare di essere vivi dentro le nostre parrocchie, cercare dinamismi più snelli e costruire rapporti più autentici”, ma anche sentire il bisogno di “un supplemento di spiritualità”, che vuol dire tempo sia per la preghiera sia per la riflessione e la formazione.
Tra i primi a dare il benvenuto al nuovo parroco e al nuovo vicario era stato, a nome dell’intera comunità, il sindaco di Mandello. “E’ sicuramente un cambiamento epocale - aveva detto Riccardo Fasoli - per certi aspetti difficile ma per altri una grande e preziosa sfida. La nostra comunità è formata da 10.300 persone, ognuna delle quali con una diversa sensibilità, esperienza e aspettativa, costituita da donne e uomini con le loro sofferenze, fatiche e speranze. Tutti insieme però rappresentano una ricchezza inestimabile, un patrimonio eccezionale di umanità”.
“Trovate accanto a voi - aveva aggiunto il primo cittadino rivolgendosi sempre al nuovo parroco e al nuovo vicario - le suore di Santa Giovanna Antida, presenti con il loro istituto scolastico sin dal 1921, trovate una miriade di associazioni e gruppi attivi nel campo sociale, sportivo e culturale, da sempre al fianco delle nostre parrocchie per dare risposte alle esigenze della comunità. Trovate infine un’amministrazione comunale sempre disponibile al confronto e alla collaborazione, nel rispetto dei ruoli ma anche al di là dei ruoli, dove finora parroci e sindaco hanno sempre cercato di essere al servizio della comunità religiosa e civile, lavorando insieme per “unire” e per il bene comune”.
Infine un auspicio: “Questo cambiamento ci porti a essere più disponibili e costruttivi. E ci mantenga propositivi e volonterosi”.
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