di Germana Marini
“Non avrei mai creduto di arrivare a piangere!” : così mons. Franco Cecchin ha commentato l’intrattenibile commozione che sull’altare l’ha colto domenica 23 settembre, nel corso della Santa Messa delle ore 10, concelebrata da don Paolo Maria Ventura, don Filippo Dotti, don Giuseppe Brivio, don Celeste Dalle Donne, mons. Angelo Brizzolari e dal diacono Armando Comini. Circostanza nella quale, in una gremitissima basilica, ha porto il suo saluto ufficiale agli affezionati parrocchiani e ai lecchesi tutti. “Un popolo ecclesiale e civile meraviglioso”, ha detto, riferendosi alla grande disponibilità, e vivacità, delle varie parrocchie.
Presenti tutti i rappresentanti delle istituzioni civiche e militari della città, da Sua Eccellenza il Prefetto di Lecco Liliana Baccari, al Sindaco Virginio Brivio e al Presidente della Provincia Flavio Polano, che hanno ringraziato Cecchin, enumerando tutte le importanti iniziative da lui sostenute e promosse, come quella volta alla realizzazione di un nuovo oratorio e della Casa della Carità.
Rammentando quanto egli abbia inciso a livello sia culturale che turistico, Brivio ha citato la rivalutazione del campanile della basilica, il ripristino del Convento di Pescarenico e il museo dedicato al Beato Serafino, a Chiuso.
“Dobbiamo a mons. Cecchin la crescita umana e spirituale che ha determinato con la sua permanenza fra noi”, ha dichiarato Franco Olivieri, responsabile del Consiglio pastorale, e accenti di sincero encomio nei riguardi del prevosto ha avuto don Paolo Ventura, alludendo alla sua scelta di “essere sempre conforme al progetto di Dio.”
Svolazzanti palloncini colorati hanno poi vivacizzato l’omaggio al monsignore sul sagrato della Chiesa, cui la Comunità pastorale ha donato una fiammante e-bike e un caschetto.
Durante i festeggiamenti che all’oratorio hanno fatto seguito, l’Amministrazione Comunale, nella persona del Sindaco, gli ha fatto dono di una targa e i volontari del Campanile San Nicolò hanno inteso ricordargli il simbolo della nostra città con una felpa.
“Siate generosi, lecchesi, a favore del nuovo oratorio!”, monsignore ha raccomandato fino all’ultimo, “come lo siete stati finora!”.
Va detto che l’intero ricavato della vendita della sua ultima pubblicazione l’ha devoluto a tale scopo, come quello di quadri e di tanto altro.
Si sono così conclusi gli undici, fecondi anni tra noi di un buon pastore che non potremo scordare.
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