“Non possiamo che augurarci che le rilevazioni previsionali dell’Indagine Excelsior possano trovare concreta attuazione. Sarebbe il segno di un’inversione di tendenza che invece, purtroppo, ad oggi non possiamo confermare per il settore delle costruzioni. I dati della Cassa edile confermano per la nostra provincia una situazione che stenta a dare segnali di risveglio, anche a livello occupazionale”.
Così Sergio Piazza, presidente ANCE Lecco Sondrio, commenta i dati diffusi dalla Camera di Commercio in base all’Indagine Excelsior relativi al trimestre giugno-agosto 2018.
“A impedire una ripresa del nostro settore, da ormai un decennio in costante recessione, sono molti fattori, esterni alle nostre imprese. – continua Piazza – Da un lato l’eccesso di burocrazia che frena ogni nuova iniziativa, dall’altro un mercato residenziale che stenta a riprendersi nonostante una recente riapertura del sistema bancario ai mutui immobiliari, dall’altro ancora la incapacità delle pubbliche amministrazioni a rimettere mano a PGT nati spesso a tavolino e rivelatisi inadeguati a cogliere le dinamiche delle comunità locali. Infine, sul fronte degli appalti pubblici, un codice che, alla prova dei fatti, ha fallito nelle sue intenzioni ed è divenuto un altro freno alla ripresa degli investimenti pubblici”.
“Occorre rimettere al centro della politica l’industria delle costruzioni, per la sua straordinaria capacità di volàno verso un indotto estremamente ampio e diffuso. – conclude Piazza – è questa l’unica strada per consentire alle imprese del settore, sopravvissute a questa drammatica crisi, di riprendersi e rilanciarsi, creando nuova occupazione. L’occupazione viene da un mercato che si muove: non è certo irrigidendo le regole che si aiuta chi cerca lavoro”.
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