Le caratteristiche:
408 pagine – copertina a 2 ante – foto b/n e colori – formato cm. 23x15,5 –
Collana “I Rampicanti” – prezzo 21,00 Euro – Edizioni Versante Sud
“Questo libro è lo sguardo più ravvicinato che sia mai stato dato alla lunga storia alpinistica del Cerro Torre. L’approccio di Kelly Cordes, accuratamente documentato e privo di pregiudizi, è coinvolgente”. Da queste righe con cui Rolando Garibotti apre la sua introduzione a “Cerro Torre – 60 anni di arrampicate e controversie sul Grido di Pietra”,
si può prendere obiettivamente atto del valore storico e alpinistico di un volume che si aggiunge, per nulla superfluamente, alla già ampia bibliografia e storiografia che ha avuto origine dalla più mitica montagna patagonica. Vale la pena citare anche che la frase conclusiva della prefazione di colui che viene ritenuto il miglior alpinista ed esperto del massiccio di El Chaltèn: “Questo è un libro che va letto, sia che siate interessati nei dettagli della storia alpinistica del Cerro Torre che negli sfolgoranti, evidenti angoli ciechi che tutti noi abbiamo”.
Che poi il volume venga garantito soprattutto da un autore competente e autorevole, basterà sapere che Kelly Cordes, alpinista americano che nel 2007 ha realizzato, assieme a Colin Haley, una prima salita “by fair means” fino alla vetta del Cerro Torre, è stato considerato da Tommy Caldwell “una persona che incarna lo spirito dell’alpinismo più di qualsiasi altro di sua conoscenza e che viene da lui ammirato come uno dei suoi narratori preferiti, per come si dedica completamente alla scrittura e alla montagna”.
Si potrà, si dovrà anzi, continuare a parlare e a scrivere attorno al Cerro Torre, perché questa montagna, insieme alla storia emozionante e controversa degli audaci che si sono dedicati alla sua conquista, merita di tener sempre desta l’attenzione di chi ama l’alpinismo sotto tutti gli aspetti. Bisognerà comunque aver sempre presente che nel fare ciò, d’ora in poi, non si potrà mai più prescindere dall’impostazione e dalle conclusioni del volume di Kelly Cordes.
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