Il fallimento dell'azienda è sempre un evento fortemente negativo per i lavoratori e per l'economia generale di un territorio. Nel caso del casinò di Campione, siamo davanti aa una situazione drammatica: "In un comune con meno di duemila abitanti - commenta Giacomo Licata, segretario generale Cgil Como - fallisce l'unica azienda del territorio che occupa cinquecento persone. Inoltre, si dice che il Comune dovrebbe passare dagli attuali 104 dipendenti a circa venti. Inutile, quindi, sottolineare quanto sia drammatico il momento".
Stupisce il silenzio della politica: "Fra le istituzioni - aggiunge Licata - e chi ha responsabilità di Governo nessuno ha sentito l'esigenza di portare solidarietà ai lavoratori e soprattutto preoccuparsi di analizzare con i soggetti coinvolti le possibili soluzioni. A Campione c'è un problema di ordine pubblico e di tenuta sociale di una comunità. Il nostro territorio, che tra l'altro esprime importanti figure sia in Regione sia nel Governo e, ha urgente bisogno di attenzione. Chiediamo al Ministero degli Interni, al Prefetto e alle istituzioni politiche ed economiche tempestivi interventi. Per quanto riguarda l'azione sindacale, siamo impegnati a tutelare i lavoratori utilizzando tutte le procedure che le norme consentono, a cominciare da una richiesta di incontro ai curatori per verificare se possono esserci le condizioni per disporre l'esercizio provvisorio, che eviti la sospensione delle attività economiche senza retribuzione".
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