L’Osservatorio Distretto Tessile di Como, nel corso del suo XXVI appuntamento, propone la consueta lettura dell’evoluzione della filiera comasca, aggiornata sino ai primi mesi di quest’anno.
Per meglio contestualizzare l’andamento comasco all’interno di uno scenario competitivo sempre più complesso, l’Osservatorio propone una analisi, a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, dell’andamento di lungo periodo del commercio internazionale dei prodotti tipici del tessile comasco (tessuti in seta, in fibre artificiali ed in poliestere) e dei suoi principali utilizzi (camicette e abiti da donna realizzati in questi tessuti).
Da tale analisi emerge come l’Italia riesca a difendere le proprie quote di mercato nel comparto dei tessuti in seta, sebbene in un contesto di forte crescita della Cina e di progressiva sostituzione della seta con altre merceologie. I prodotti italiani mantengono, infatti, una posizione di leadership in Germania e soprattutto in Francia (dove la quota di mercato è del 67%). Anche nel comparto dei tessuti di filamenti artificiali l’Italia riesce a restare competitiva, soprattutto nei mercati core UE (con quote di mercato superiori al 40%), nonostante la penetrazione cinese e turca, soprattutto in Spagna. La concorrenza si fa invece più agguerrita nel mondo dei tessuti di filamenti di poliestere e delle confezioni, con la Cina in fortissima crescita. Da sottolineare, tuttavia, come il mercato cinese stia diventando sempre più importante come acquirente dei prodotti Made in Italy (primo mercato di destinazione degli abiti da donna italiani e quarto per le camicette), a testimonianza dell’elevato potenziale dell’alta gamma su cui è posizionata la produzione comasca.
In questo contesto internazionale di forte competizione e di flessione del mercato dei prodotti più tipici dell’offerta comasca (cravatteria innanzitutto), emerge un leggero arretramento del fatturato 2017 del distretto tessile di Como (-2,3%), fotografato dall’indagine congiunturale condotta da Sistema Moda Italia e dal Gruppo Filiera Tessile di Unindustria Como.
Lieve calo anche per le esportazioni di prodotti del tessile e abbigliamento della provincia di Como (-2,1%), legato all’andamento negativo dell’abbigliamento (-8,8%) a fronte, invece, di una crescita del 2% delle esportazioni tessili. Da sottolineare il buon andamento delle vendite, per il secondo anno consecutivo, sul mercato spagnolo (+6,3%) e soprattutto in Cina e Hong Kong (+8%).
Il 2018 si è avviato con risultati nuovamente positivi sul piano del fatturato. Il miglior dinamismo del mercato, emerso sul finire del 2017, è infatti proseguito anche nel primo trimestre del 2018. Il fatturato è cresciuto del 6,3%, con un incremento che ha interessato sia il tessuto per abbigliamento femminile, che rappresenta la principale delle merceologie comasche (+6,1%), sia l’accessorio tessile (+9,2%), sia la cravatteria (+5,9%).
Per quanto riguarda i prossimi mesi, lo scenario della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo evidenzia come la crescita dell’economia mondiale stia continuando, anche se probabilmente ha già toccato il picco, con attese di rallentamento per il 2019. Sono, in particolare, le tensioni protezionistiche a preoccupare, per un distretto, come quello del tessile comasco, fortemente legato all’andamento delle esportazioni, sia quelle dirette che quelle dei principali acquirenti a valle dell’industria delle confezioni. “In un contesto incerto - sottolinea Stefania Trenti di Intesa Sanpaolo - risulterà ancora più importante continuare a puntare sull’alta gamma, proseguendo sul piano degli investimenti nei processi produttivi ma anche, sempre di più, sulle competenze e sulla creatività delle persone”.
“Il distretto tessile comasco, pur in presenza di dinamiche spesso diversificate tra le singole aziende e le singole merceologie, continua ad essere nel complesso molto vivace - commenta Marco Taiana, Vice Presidente del Gruppo Filiera Tessile di Unindustria Como. Sono tanti gli imprenditori del nostro territorio che ci credono e che sono in grado con determinazione di trovare la strada per continuare ad essere vincenti, interpretando il mercato e spostando l’offerta verso segmenti più premianti, come ad esempio quello della stampa. Il capitale umano, in questa prospettiva, è l’aspetto decisivo: nel 2017 le imprese del distretto hanno assorbito oltre 1300 persone, a testimonianza del dinamismo delle aziende comasche in questa direzione”.
Consapevole della crucialità del tema, la riunione dell’Osservatorio, nella sua parte monotematica, si è concentrata sull’impegno di Unindustria Como e del sistema associativo per promuovere la formazione delle nuove leve ed il loro orientamento verso quelle professionalità tessili di cui le aziende comasche hanno bisogno e che possono offrire opportunità lavorative promettenti per i giovani.
Unindustria Como, dopo la pausa estiva, promuoverà corsi di formazione per tessitori/tessitrici e per tecnici di finissaggio, nelle due sedi di Enfapi di Lurate Caccivio e di Erba.
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