di Giovanni Alessi
Un pubblico vivamente interessato e partecipe è affluito alla Libreria IBS di Lecco per ascoltare la scrittrice e poetessa Germana Marini, che ha trattato delle finalità e del messaggio intrinsechi al suo libro “Gli abissi dell’anima”, affiancata dalla docente e critica, dott.ssa Jessica Santini.
Una bella e simpatica serata, che ha visto la presenza di autorità, quali Monsignor Franco Cecchin, Prevosto di Lecco, del regista cinematografico Corrado Colombo, autore del libro su Eriprando Visconti, suo fraterno amico e nipote del più noto Luchino, e di Claudio Redaelli, direttore per decenni de “Il Punto Stampa”, ora in versione on line.
Ciascuno di loro ha avuto accenti di compiacimento ed encomio per la Marini, non per quanto concerne questo libro soltanto, bensì per tutta una vita, la sua, spesa per la letteratura e per l’arte.
Monsignor Franco Cecchin ha asserito di apprezzare alquanto la “lettura dei segni dei tempi” da parte di un’autrice che sa cogliere con perspicacia e in ogni sfumatura quanto di buono (o meno buono), ci accade intorno, facendo dell’autentica, meritoria “denuncia sociale”, mentre il regista Corrado Colombo ha posto in risalto come tutte le opere di Germana Marini per la loro vivezza si prestino a riduzioni teatrali, o cinematografiche, di successo. Commoventi per la Marini sono poi state le dichiarazioni del direttore de “Il Punto Stampa”, Claudio Redaelli, il quale ha rimarcato che Lecco deve moltissimo a quest’autrice sotto molteplici aspetti. “Oltre a un volume di liriche che celebra la nostra città”, ha detto, “in qualità di giornalista scientifica ha curato una pubblicazione unica, e ormai introvabile, dal titolo: Ospedale: Dieci anni di Salute a Lecco”, durante i quali ha raccolto le testimonianze dei primari di tutte le Divisioni del presidio ospedaliero cittadino. Pubblicazione che rimane tuttora ad esempio di un impareggiabile servizio giornalistico”.
L’incontro, introdotto dalla presidente della Consulta, e seguito da un’articolata relazione-intervista della dott.ssa Santini all’autrice, si è concluso con un vivace, costruttivo dibattito.
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