Un videolaringoscopio portatile di ultima generazione per l’Elisoccorso di Como. L’apparecchiatura è stata donata dalla Fondazione Pro Elisoccorso – Servizio 118 onlus e verrà collocata sul velivolo AW 139 di stanza nella base Hems - Helicopter Emergency Medical Service di Villa Guardia.
Stamattina si è svolta la presentazione della nuova strumentazione tecnologica alla presenza di Maurizio Volontè, responsabile dell’Aat (Articolazione aziendale territoriale) 118 e dell’Elisoccorso di Como, di Matteo Ferranti, responsabile operativo della Sala Operativa Regionale Emergenza Urgenza (Soreu) dei Laghi, Dario Franchi, referente clinico della Soreu e Giovanni Vaghini, coordinatore infermieristico della Aat 118 di Como.
Il videolaringoscopio è un presidio medico che facilita la manovra di intubazione tracheale anche nelle situazioni in cui tale intervento è particolarmente complesso. La manovra consiste nel posizionamento di un tubo – presidio medicale - in trachea per la ventilazione e l’ossigenazione di pazienti che necessitano di tale assistenza a seguito di un grave malore o di un grave trauma.
Attraverso un controllo visivo molto efficace, l’impiego dello strumento aumenta le possibilità di riuscita della manovra anche in condizioni di alterata anatomia del cavo orale come, ad esempio, in gravi traumi facciali o per patologie malformative.
Il valore della strumentazione è di circa 10 mila euro.
“Ringraziamo la Fondazione Pro Elisoccorso – ha sottolineato Volontè – per questa donazione e l’Areu per le attenzioni dimostrate a favore di tale iniziativa che ci consente di potenziare le dotazioni dell’Elisoccorso di Como. Si tratta di un dispositivo portatile che, contenuto in uno zaino di soccorso, può essere portato facilmente sul luogo dell’intervento e può essere utilizzato, sempre a cura del medico, anche a bordo dei mezzi di soccorso terrestri”.
Missioni in aumento
La presentazione della donazione è stata l’occasione per un bilancio dell’attività del servizio comasco. Per quanto riguarda l’elisoccorso, nel 2017 le missioni diurne e notturne sono aumentate rispetto al 2016. Quelle con esito regolare, cioè esclusi gli interventi interrotti per meteo, cessato allarme o altro, lo scorso anno sono state 1.275, di cui 327 in fascia oraria notturna, mentre nel 2016 ne sono state effettuate 1.027, di cui 218 in fascia oraria notturna. Basti pensare che nel 2014 e 2015 i voli effettuati di notte sono stati, rispettivamente, 65 e 100.
Circa l’80% sono interventi di tipo primario, ovvero direttamente sul luogo dell’evento, mentre il 20% riguarda trasporti interospedalieri di pazienti verso ospedali in grado di garantire un livello di cura adeguato per la patologia di cui sono affetti, in particolare per le situazioni “tempo dipendenti”.
“Si conferma – prosegue il dottor Volontè - la tendenza in crescita dell’attività notturna, grazie all’impiego, dal luglio del 2016, della tecnologia Nvg. Un risultato frutto della progettualità messa in campo da Areu e ottenuto grazie alle sinergie con tutti gli attori coinvolti e che sta proseguendo con l’attività formativa per le operazioni speciali come hovering e verricello anche in fascia notturna”.
Nel 2017 gli interventi con mezzi di soccorso sul territorio di competenza della Soreu dei Laghi sono stati 164.984, contro i 156.927 del 2016. Infine, le chiamate di soccorso gestite dalla Soreu dei Laghi sono state nel 2017 179.118, nel 2016 invece 175.029, 4mila in più.
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