di Claudio Bottagisi
Il Punto gioco “Palla pallina” di Mandello compie vent’anni. Un compleanno significativo e in quanto tale degno di essere celebrato. Accadrà sabato 21 aprile, quando presso la Biblioteca comunale in via Manzoni bimbi e genitori si ritroveranno a partire dalle ore 9.45.
“Ingredienti” del mattino di festa saranno una serie di letture per bambini e le testimonianze di alcuni genitori. Non mancherà neppure (e trattandosi di un compleanno non poteva essere diversamente) il rinfresco.
Il Punto gioco di Mandello ha sede al civico 3 di via Bertola e accoglie ogni giorno una ventina di bambini dai 12 fino ai 36 mesi di età.
Si tratta di un servizio socio-educativo che si propone come luogo di incontro con le famiglie e, appunto, con i più piccoli, allo scopo di sostenere - attraverso l’attuazione del “progetto educativo” - il percorso di crescita del bambino e il suo benessere a livello psico-sociale, nonché lo sviluppo delle sue competenze all’interno di un contesto relazionale accogliente, stimolante e protetto.
Come detto simpaticamente denominato “Palla pallina”, il Punto gioco di Mandello favorisce inoltre la partecipazione attiva delle famiglie alla costruzione del servizio sulla base dei princìpi di trasparenza e responsabilità sociale. Facilita altresì il confronto, la condivisione e la costruzione di legami.
“Alle famiglie - spiegano le responsabili del servizio - vengono riconosciute competenze e risorse sulla base delle quali costruire una corresponsabilità educativa”.
Il Punto gioco “Palla pallina” aprirà quest’anno ai primi di settembre, mentre la chiusura del servizio è programmata a fine giugno. Per quanto riguarda le festività si segue il calendario scolastico. E’ in funzione cinque giorni la settimana, dal lunedì al venerdì, per quattro ore giornaliere: dalle 8.15 alle 12.15.
Il servizio offre peraltro la possibilità di scegliere frequenze differenziate tra 5, 4 oppure 3 giorni.
Appuntamento allora sabato 21 aprile in Biblioteca per la ricorrenza del ventennale. Inutile aggiungere che l’invito a intervenire è rivolto indistintamente a bimbi e genitori.
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