2018-04-26

Il Rotary Club Lecco Manzoni affronta il tema: “essere anziani oggi”

“Essere anziani a Lecco”tema trattato dal Rotary Club Lecco Manzoninella serata di giovedì 19 aprile, presso l’Hotel Il Griso. Scopo dell’incontro, evidenziare i servizi resi alla popolazione anziana del nostro territorio dal Comune, dall’Ospedale A. Manzoni, dall’associazionismo privato. La serata, dalla spiccata funzione sociale, è stata animata da una corale di relatori. 

Il primo a prendere la parola è stato il Comune nella figura di Riccardo MarianiAssessore alle politiche sociali.
Lecco è una città di anziani, come rilevato dalle elaborazioni ISTAT, relativamente agli indicatori demografici e all’analisi della struttura della popolazione lecchese. In effetti, l’indice di vecchiaia del nostro comune, dato dal rapporto tra il numero degli ultrasessantacinquenni ed il numero di giovani fino a 14 anni di età, nel 2017 ha rilevato che ci sono 198,6 anziani ogni 100 giovani under 14 anni. Ci troviamo di fronte ad una struttura della popolazione fortemente regressiva, stante l’enorme divario percentuale in termini di minoranza della popolazione giovane rispetto a quella anziana. Lo studio di questi rapporti è di fondamentale importanza per comprendere gli inevitabili impatti sociali sul sistema lavorativo e sanitario della città.
Come nella maggior parte delle città italiane, anche Lecco deve fare i conti con una nuova e sempre più pressante compagine sociale, che vede l’anziano e le sue esigenze al primo piano. L’amministrazione comunale deve prendere atto di questa nuova realtà e dei peculiari bisogni che l’accompagnano, mettendo in atto azioni concrete a tutela dei cittadini appartenenti a questa fascia di età. Il Comune di Lecco si sta muovendo in questo senso, promuovendo ogni servizio utile agli anziani, dalla sicurezza, al sostegno economico e sociale. Parola d’ordine: migliorare l’attenzione alla popolazione anziana!
È in quest’ottica che parte il progetto coordinato dal Comune di Lecco e realizzato insieme a Living Land e Anaci, l’associazione degli amministratori di condominio, che vuole dare una risposta al disagio sociale, vissuto in modo particolare dagli anziani, costruendo una rete di solidarietà e di coesione sociale tra vicini di casa. E’ il “welfare di condominio”, come è stato definito il progetto che verrà sperimentato a Lecco per la prima volta nel complesso abitativo al civico 35 di via Belvedere, nel rione di Santo Stefano: tre palazzine, 140 famiglie e 29 anziani soli, alcuni di loro con problemi di autosufficienza.
È sempre in quest’ottica che il Comune ha abbracciato il nuovo progetto per gli anziani “La casa della solidarietà e della terza età”.

Ed è a Simona PiazzaAssessore Promozione della cultura e delle politiche giovanili, che è spettato il gradito compito di introdurci ad un progetto a Lei caro, proprio  “La casa della solidarietà e della terza età”, in quanto, quale VicePresidente, Referente Politiche Sociali ed Immigrazione Responsabile Progettazione ARCI provinciale Lecco, è stata la prima a promuoverlo.
La parola è poi passata a Angelo Vertematicomponente della Presidenza di Auser Lombardia, che con passione ci ha descritto l’iniziativa pro anziani, sottolineandone scopi e funzioni. 
Grazie al progetto promosso da Anteas, Auser e Comune di Lecco,nascerà “La casa della solidarietà e della terza età” nella città di Lecco, all’interno di una vecchia palazzina ottocentesca, inizialmente sede comunale del rione di San Giovanni, successivamente scuola materna; infine,  abbandonata per oltre dieci anni al pieno degrado, all’incuria e al vandalismo. 
Coinvolgendo pubblico e privato, vincita bando con finanziamento della Fondazione Cariplo,impegno economico delle associazioni Auser Leucum, Anteas Lecco, nonché dell’amministrazione comunale, apertura alla generosità dei cittadini, si potrà offrire un posto ai cittadini più fragili e abbandonati, in primis gli anziani, togliendoli alla solitudine e garantendo  loro solidarietà. 
Gli esterni della palazzina rimarranno gli stessi, mentre gli interni saranno rinnovati, modernizzati e, soprattutto, adeguati alle esigenze degli ospiti, con particolare attenzione a chi ha difficoltà motorie. La Casa della solidarietà e della terza età ospiterà le sedi di Auser e di Anteas e i Servizi Sociali Famiglia e Territorio del Comune di Lecco. 
Ha poi concluso, Vertemati: “Rimane da raccogliere il 20% circa del necessario al completamento dell’opera; per questo è stata lanciata una campagna di raccolta fondi rivolta a tutta la nostra comunità e non solo, utilizzando la disponibilità dell’emittente locale TeleUnica, che ogni giovedì dedica un’ora in diretta a questa iniziativa. I nomi dei donatori saranno incisi sulle foglie del maestoso “Albero della Solidarietà”, scultura in larice che sarà posizionata all’ingresso del nuovo centro polifunzionale. Per informazioni su come donare visitare il sito www.auser.it.
  
L’Associazionismo privato ha visto interprete Stefano VimercatiPresidente della Fondazione Scola.
La Fondazione Scola è nata nel 1939 con il lascito, da parte di Enrico Scola, di tutte le proprietà immobiliari di via Cairoli 59. Retta inizialmente dal Senatore Amigoni "in amicizia", come ha ricordato Stefano Vimercati, attuale presidente, si è poi costituita in Fondazione nel 1959. La Fondazione Scola ha come scopo quello delle cure termali gratuite o semigratuite per i meno abbienti. L'ottantacinquenne presidente, entrato in fondazione nel 1978, presidente dal 2001, ha brevemente tratteggiato la storia della fondazione e dei sui presidenti, Pietro Gandola, Angelo e Aristide Boll, ricordando come “scopo del fondatore fosse quello di fornire ai lecchesi cure termali di cui egli stesso si giovava a persone non dotate dei mezzi per potervi accedere (n.d.r. le cure a suo tempo erano a pagamento)”. A chiusura dell'intervento del presidente, Pietro Galli, attuale membro del consiglio della fondazione, ha ricordato che attualmente “l’oggetto sociale va un po’ stretto alla fondazione, motivo per cui il consiglio in carica, composto da Lavinia Freddi, Alberto Erba, Alfredo Piatti, lo stesso Galli e il Presidente Vimercati, stia portando alla luce un aggiornamento dello statuto per supportare il territorio lecchese nelle sfide del terzo millennio”.
Ha chiuso la serata l’intervento del Primario di Medicina Interna, Direttore del Dipartimento di Area Medica, Agostino Colli, specialista in Cardiologia, Gastroenterologia e Medicina Interna. 
Essendo preponderante a Lecco la popolazione anziana, come statisticamente riportato dall’intervento dell’assessore, l’ospedale deve affrontare la grande sfida di riuscire a far fronte qualitativamente e quantitativamente alle esigenze di salute delle persone in età senile in ogni momento dell’anno. Infatti, l’allungarsi della vita è accompagnata da malattie proprie dell’età avanzata, che  difficilmente si presentano da sole, rendendo necessaria una visione di insieme per curare al meglio. In modo esaustivo, ci ha rammostrato le classiche e diversificate patologie più diffuse nella popolazione anziana, dall'ipertensione arteriosa, al diabete, alle malattie cardiovascolari (ischemia o infarto del miocardio, aritmie), alle malattie respiratorie croniche (in particolare la broncopatia cronica ostruttiva e l'enfisema polmonare), senza tralasciare la depressione, i cui principali fattori scatenanti sono: l’isolamento sociale, l’invalidità e la dipendenza dall'aiuto di altre persone; la diminuzione delle risorse economiche; la perdita del proprio status sociale; le ripetute esperienze di lutto o di perdita; il cattivo adattamento alle malattie; i cattivi meccanismi di difesa dall'angoscia della morte.
Colli, quale internista, parlando di medicina generale dall’ampio raggio di competenze, in grado di intervenire in caso di pazienti affetti da più patologie, ha evidenziato come il suo reparto, potendo contare su un approccio generalista e un’organizzazione flessibile, quotidianamente affronti (fra i circa duemila degenti e trecento pazienti Day Hospital annui) i disturbi di molti anziani della città, cercando di garantire a tutti una qualità di vita migliore.
Serata veramente coinvolgente e propositiva, ha commentato soddisfatta la Presidente del Rotary Club Lecco Manzoni, l’Avvocato Dottore Commercialista Nicoletta Spagnolo. Ha poi aggiunto: è nata un’interazione tra il progetto “La casa della solidarietà e della terza età” e la Fondazione Scola. Il Presidente Stefano Vimercati ha dato il suo appoggio economico alla nascente iniziativa.
Una comunità che si rispetti deve dare ascolto e sostegno a tutti i suoi componenti, ritenendoli utili alla sua continuità, non cedendo ad aberranti logiche di mera utilità produttiva. Non a caso, il nostro amato Papa Francesco ha detto: “Anche gli anziani che stanno al lato estremo della vita, anche gli anziani sono il futuro, perché loro sono quelli che danno saggezza alla vita”, per poi aggiungere “facciamo un’ingiustizia agli anziani quando li lasciamo da parte come se non avessero niente da dare; gli anziani hanno la saggezza della storia, della patria, della famiglia.”
I giovani sono il futuro, ma anche gli anziani lo sono, perché permettono al giovane di rimanere agganciato alla sua storia, alla sua cultura e alla sua famiglia.

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