Domenica 8 aprile si festeggia la Madonna nera presente nell’oratorio della chiesa di Fiumelatte dedicato alla Beata Vergine di Loreto, rappresentata da una statua lignea che si fa risalire al XVII secolo, quando l’Oratorio stesso venne benedetto da padre Vittorio Bertarini, Oblato del Santo Sepolcro di Milano, rettore e parroco della chiesa di San Giorgio in Varenna in data 11 agosto 1685.
Nel 1967 l’Oratorio fu dedicato all’Annunciazione, ricostruito per volontà di monsignor Diego Venini, nativo di Fiumelatte e segretario e quindi elemosiniere segreto di quattro pontefici - da Pio XI a Paolo VI - la cui salma riposa all’interno dell’Oratorio della frazione della “perla del Centrolago”.
Caratteristica la statua della Madonna nera con bambino bianco, che vuole rappresentare l’unità delle razze in Cristo e in Maria.
Dal collo della Vergine pende una collana di tre file di preziosi, riprodotti in modo grossolano, da cui la credenza delle donne di Fiumelatte ha voluto ricavare la segreta ricetta dei tortelli. Infatti questa è anche chiamata la Madonna di turtej.
Importante aneddoto storico è che negli anni Cinquanta l’allora coadiutore di Varenna, constatando il deterioramento della statua, programmò di farla restaurare e in sostituzione ne commissionò una nuova, di foggia del tutto simile a quella della Madonna di Loreto.
Come noto la statua di Loreto ha il corpo tutto fasciato, braccia comprese, per cui la gente di Fiumelatte le affibbiò il titolo poco decoroso di Madonna della penagia (la penagia, nel dialetto locale, è uno strumento artigiano utilizzato per trasformare la panna in burro).
L’avversione dei cittadini ad accogliere la nuova statua convinse i parroci a far eseguire un sapiente restauro, tale da mettere in risalto le caratteristiche di unicità dell’antica statua. Parrebbe che a tale proposito abbiano concorso la volontà e la pecunia di alcuni reduci della guerra grati alla loro Madonna.
Nell’anno in cui la ricorrenza dell’Annunciazione cade in domenica, ovvero ogni 6 anni circa, la statua viene portata in processione dai fedeli per le vie di Fiumelatte con arrivo nella chiesetta, dove seguono la benedizione e gli inni sacri, in particolare il canto della Madonna Nera.
I cittadini decorano il percorso con addobbi vari, alloro e lumagott (lumini richiamanti i gusci delle lumache).
La festività, nel caso cada in periodo di Quaresima, viene posticipata a dopo Pasqua, ovvero al lunedì dell’Angelo oppure la domenica immediatamente successiva se si prevede la processione, che si tiene il sabato sera con falò e ricca distribuzione dei classici “turtej”.
Quest’anno, come detto, vi sarà la ricorrenza della processione, che avrà inizio sabato 7 aprile alle ore 20 partendo dalla piazza di Pino, scendendo sino al vecchio borgo e quindi alla chiesina di Fiumelatte.
La statua verrà portata dagli Alpini di Varenna, che lungo il percorso si alterneranno con i cittadini di Fiumelatte, e sarà accompagnata dal corpo musicale di Bellano.
Domenica mattina, alle 10.30, messa solenne celebrata dal decano don Cesare, con organo e inni. Nel pomeriggio alle 14.30, sempre nella piccola chiesa di Fiumelatte, sarà recitato il Rosario, cui seguirà sul sagrato l’incanto dei canestri, ovvero la vendita all’asta di prodotti offerti dai cittadini di Fiumelatte, il cui ricavato andrà a sostegno delle opere parrocchiali.
Nessun commento:
Posta un commento