“Immobilismo,
mancanza di appeal verso i privati, lentezza burocratica, farraginosità delle
procedure: a leggere alcuni passaggi delle dichiarazioni dei consiglieri del PD
lecchese a margine dell’approvazione da parte del Consiglio comunale di Lecco
dell’ordine del giorno che richiede una revisione del PGT mi tornano alla mente
molte delle riflessioni che ANCE Lecco Sondrio, a più riprese, ha posto
all’attenzione dell’Amministrazione cittadina senza ottenere il riconoscimento
atteso.”
Sergio
Piazza, Presidente di ANCE Lecco Sondrio, intende esprimere il suo
apprezzamento sulla decisione assunta in occasione dell’ultimo Consiglio
comunale del Capoluogo per rilanciare l’urgenza di mettere mano al PGT della
città: “Prima di guardare al futuro, mi sembra comunque doveroso guardare al
passato. Voglio ricordare che la nostra Associazione, così come le altre Associazioni
economiche e gli Ordini professionali lecchesi, si vide respinte tutte le
osservazioni che aveva presentato al Piano di Governo del Territorio, anche
quelle che evidenziavano problemi ed incongruenze formali. E ciò nonostante
che, di fronte al rischio di una paralisi legata alla mancata approvazione del
PGT nel termine fissato dalla Regione, per senso di responsabilità avessimo
scelto di redigere un unico documento sintetico, rinviando ad un momento di
confronto successivo l’approfondimento dei temi strategici a nostro avviso
fondamentali per lo sviluppo della città. Del resto lo stesso Consiglio
comunale al termine del dibattito aveva approvato un ordine del giorno in cui
si impegnava a riprendere in tempi brevi una discussione sul Piano, con il
coinvolgimento di tutta la società civile, proprio per valutare e riconsiderare
le osservazioni presentate dalle Associazioni imprenditoriali e dagli Ordini
professionali.
Nel
frattempo il contesto è ulteriormente cambiato: “Dall’approvazione del PGT ad
oggi, l’approvazione della legge regionale sulla riduzione del consumo di suolo
ha comportato un cambiamento epocale dell’urbanistica con riflessi importanti
nella società e nell’economia, anche in ambito lecchese. – continua Piazza – Ed
è giusto e doveroso che l’Amministrazione torni ad interrogarsi e a
confrontarsi con la società civile sui temi del suo futuro al fine di
individuare e condividere gli obiettivi da perseguire e le strategie da
adottare. Ecco, è proprio questo confronto che sino ad oggi è venuto a mancare.
Un confronto, frequente e duraturo, che però deve essere realmente tale, senza
prevenzioni e paletti, e deve essere inclusivo, capace di coinvolgere e
valorizzare chi ha idee e competenze da mettere sul tavolo, a partire dalle Associazioni
e dagli Ordini professionali che da sempre hanno offerto il proprio contributo
in questo senso”.
“Per
sua natura, il PGT non può essere un documento ingessato, come lo erano i
vecchi PRG. – spiega ancora il Presidente di ANCE Lecco Sondrio – È uno
strumento che deve adattarsi rapidamente all’evolvere del territorio, ai suoi
nuovi obiettivi e alle sue nuove sfide. Deve essere uno strumento capace di
stimolare e agevolare lo sviluppo economico, e non frenarlo. Uno sviluppo che,
lo sappiamo bene, deve essere all’insegna della sostenibilità: a questo
proposito, non possiamo non evidenziare come la nuova sfida con cui le nostre
imprese e le nostre città si devono misurare è rappresentata dalla
rigenerazione delle aree urbane. Una scelta dettata anche dalla tendenza, in
atto, a frenare rispetto al consumo di nuovo suolo. Rigenerare le aree oggi
dismesse o abbandonate e restituirle alla fruizione della comunità locale è
fondamentale. Ma per trasformare queste zone degradate in risorse occorre che
si creino le condizioni, anche economiche, perché i progetti dei privati
possano decollare consentendo la riqualificazione della Città e dando risposte
adeguate alle istanze provenienti dalla collettività, in termini di servizi e
di qualità della vita”.
È
in quest’ottica che ANCE Lombardia, insieme a Regione e ANCI, hanno lavorato ad
una vera e propria legge regionale che incentivi questo processo di
rigenerazione: “Si tratta di un documento che ci attendiamo che la nuova Giunta
Regionale possa assumere e tradurre in legge in tempi brevi. – sottolinea
Piazza – Ma, nel frattempo, il dibattito in sede lecchese deve aprirsi e
svilupparsi. Occorre passare dal libro dei sogni ad un disegno strategico
all’insegna della concretezza, della snellezza, della flessibilità, della
fattibilità, anche economica. Cambiare marcia è fondamentale per ridare smalto
a Lecco e costruire le premesse per il suo futuro”.
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