Atteso concerto venerdì 19 gennaio al Teatro San Lorenzo, con musiche composte dal professor Paolo Sabadini
di Claudio Bottagisi
Con la loro carica di travolgente simpatia e la loro indiscussa bravura avevano entusiasmato grandi e piccoli sia quando nel 2016 furono chiamati a esibirsi al teatro “San Lorenzo” di Mandello
sia lo scorso anno, quando tennero al cineteatro comunale “Fabrizio De Andrè” un’apprezzata lezione-concerto a quasi duecento bimbi del secondo e terzo anno delle scuole dell’infanzia, invitati in entrambi i casi dalla Scuola di musica “San Lorenzo”.
Questa settimana i valenti musicisti del Quintetto di fiati “Gianni Rodari” di Roma torneranno a Mandello per essere protagonisti del secondo concerto della quinta stagione artistica della stessa scuola di musica diretta da Emanuela Milani.
L’appuntamento è per venerdì 19 gennaio alle ore 21 al teatro “San Lorenzo” di via XXIV Maggio (zona lago) e vedrà il quintetto proporre brani composti da Paolo Sabadini, musicista e docente della “San Lorenzo”, con la voce narrante del lecchese Gianfranco Scotti.
Come dire, un team di professionisti da non perdere e un’occasione preziosa per conoscere le antiche fiabe della Brianza, filo conduttore della serata-evento, autentico patrimonio culturale del nostro territorio presentato in una veste in cui la ricerca del professor Massimo Pirovano, direttore del Museo etnografico dell’Alta Brianza e studioso di storia sociale e di etnoantropologia, e le composizioni del professor Sabadini si uniformeranno, sino a dar vita a uno spettacolo davvero originale, suggellato come è facile prevedere dalla bravura del Quintetto Rodari, di cui fanno parte Francesca Timperi (flauto e ottavino), Sandro Marchetti (oboe e corno inglese), Claudio Ripa (clarinetto), Stefano Dominici (corno) e Simone Durante (fagotto).
“Le storie proposte - spiega Emanuela Milani - sono alcune di quelle che i contadini brianzoli si raccontarono per generazioni, tra magìa e sogni di un’umanità spesso povera e con l’ironia sulla parlata e sulla stupidità dei vicini a segnalare l’importanza del campanilismo, oltre al rapporto ambivalente con il clero”.
“In quelle storie - aggiunge - vi è una visione disincantata della vita, in cui prevalgono i forti. Vi si trovano però anche gli esempi positivi, offerti agli ascoltatori dalla generosità, dal coraggio e dall’astuzia di molti protagonisti capaci di far prevalere il bene contando sull’aiuto degli antenati, al di là delle loro virtù individuali”.
Lo spettacolo di venerdì 19 gennaio (ingresso 8 euro, 5 euro per gli iscritti all’Associazione “Noi” e gratuito per gli allievi della Scuola di musica “San Lorenzo”) ha dunque l’intento di valorizzare una cultura popolare ormai dimenticata.
Il lavoro è stato supervisionato da Massimo Pirovano. “Dalla sua preziosa raccolta - osserva il compositore Paolo Sabadini - ho scelto quelle melodie che, per contenuto o carattere espressivo, erano affini agli argomenti narrati nelle fiabe, con l’obiettivo di creare un clima sonoro adatto a sostenere, preparare, valorizzare, commentare o collegare tra loro le varie parti del racconto”.
“I motivi proposti - aggiunge il musicista - verranno ascoltati ora con la loro naturale armonia, ora smembrati e sottoposti a ogni tipo di variazione, a volte completati o frammentati per libere invenzioni, così da creare una parabola teatrale-musicale per i mondi fantastici, magici, religiosi e rurali narrati”.
Il Quintetto di fiati “Gianni Rodari” è nato per iniziativa di cinque giovani musicisti professionisti per i quali nulla ha più valore del sorriso e della curiosità di un bambino. Per questo motivo hanno scelto di “dedicare” il loro gruppo a uno tra i più grandi scrittori per l’infanzia del Novecento che portava in sé i loro stessi princìpi, appunto Gianni Rodari.
Sulla sua straordinaria scia, il quintetto ha messo a frutto la propria vocazione didattica in una pluriennale attività svolta a Roma e in provincia, esibendosi in un centinaio di scuole, biblioteche, strutture ospedaliere (tra queste il “Bambin Gesù” e il Policlinico Gemelli), case-famiglia, chiese e altri luoghi ancora.
La naturale empatia con i bambini, unita alla professionalità e alla preparazione artistica dei componenti del quintetto, è stata recentemente confermata e apprezzata nel corso dell’intensa settimana di spettacoli tenutisi sul prestigioso palcoscenico del Teatro Le Maschere, noto punto di riferimento nella capitale per le manifestazioni artistiche destinate ai più piccoli.
Il repertorio del Quintetto “Rodari” comprende due tipologie: la fiaba musicale con voce recitante e la lezione-concerto, spesso concatenate tra loro.
Numerosi anche i concerti tenuti in qualificate rassegne nazionali e internazionali, dove i cinque musicisti hanno sempre riscosso consensi di critica e pubblico.
Nessun commento:
Posta un commento