La Triennale di Milano presenta il programma delle mostre e delle attività
culturali del 2018, inclusi i progetti del Triennale Design Museum, del
Triennale Teatro dell’Arte e del Museo di Fotografia Contemporanea,
Milano – Cinisello Balsamo.
La Triennale di Milano rafforza la sua identità di polo per le arti contemporanee,
dove sono presenti e dialogano diversi linguaggi della cultura e della creatività:
architettura, design, arti visive, fotografia, moda, performance, teatro, musica. La
dimensione multidisciplinare resta uno dei tratti distintivi della programmazione
2018, attraverso una proposta culturale ricca e articolata, che si rivolge a tutta la
città, ma che riesce a suscitare un forte interesse anche a livello nazionale e
internazionale.
Il programma espositivo del 2018 riunisce grandi maestri noti in tutto il mondo e
giovani artisti, designer, architetti che si stanno affermando in questi anni. Un
percorso che permette ai visitatori di approfondire, conoscere e scoprire le
ricerche e gli studi più rilevanti nei diversi settori artistici e progettuali.
Un altro aspetto centrale è la dimensione di networking della Triennale, la
capacità di coinvolgere nelle proprie attività importanti realtà e istituzioni
milanesi, italiane e internazionali. Si arricchisce infatti la già articolata rete di
collaborazioni, a conferma della volontà dell’istituzione di rafforzare il proprio
ruolo nel panorama culturale cittadino e di moltiplicare gli scambi a livello
europeo e mondiale.
Per quanto riguarda il settore Architettura e Territorio, affidato alla direzione
di Alberto Ferlenga, nel 2018 si svolge la VI edizione del Premio Medaglia
d’Oro all’Architettura Italiana, evento con cadenza triennale che intende
promuovere i progetti e le opere più interessanti in ambito architettonico. Da
quest’anno, per iniziativa del Comitato Premio Claudio De Albertis, il Premio si
arricchisce di una sezione speciale dedicata alle giovani promesse
dell’architettura e dell’ingegneria: il Premio T Young Claudio De Albertis.
Le mostre d’architettura in programma sono 999. Una collezione di domande
sull’abitare contemporaneo, inaugurata l’11 gennaio, Ricostruzioni, che analizza
le pratiche di ricostruzione a seguito di eventi catastrofici e bellici, e la mostra
dedicata ai finalisti e ai vincitori del Premio Medaglia d’Oro all’Architettura
Italiana.
Le mostre di Arti visive, settore sotto la direzione artistica di Edoardo
Bonaspetti, permettono ad alcuni degli artisti più interessanti del panorama
internazionale, tra cui Walter Swennen e Rita Ackermann, di realizzare la loro
prima esposizione istituzionale in Italia. In programma anche due mostre
dedicate all’esperienza e alle collezioni di galleristi, come Massimo De Carlo,
attraverso una riflessione sull’unicità e la ripetizione, e Franco Toselli con gli
artisti di Portofranco. Sarà poi inaugurato assieme alla Fondazione Furla il
progetto Furla Series #02, la prima esposizione personale di un artista di fama
internazionale con un progetto appositamente concepito per gli spazi della
Triennale di Milano, e la prima mostra personale in un'istituzione del giovane
artista italiano Diego Marcon.
La Moda, settore curato da Eleonora Fiorani, è rappresentata dalla grande
retrospettiva su Rick Owens, uno dei fashion designer più rivoluzionari e
controversi di oggi, che prosegue fino al 25 marzo. Una mostra che presenta per
la prima volta insieme i progetti di moda e di design di Owens, dove la moda
diventa arte e si fa arte visiva, architettura, musica.
Il Triennale Design Museum, diretto da Silvana Annicchiarico, ad aprile
presenta la sua undicesima edizione, dedicata alla storia del design italiano. A
maggio apre la prima retrospettiva completa sul lavoro di Osvaldo Borsani,
architetto, artista, designer e imprenditore, e a ottobre è in programma una
grande monografica su Achille Castiglioni, in occasione del centenario dalla
nascita del designer. Numerosi sono inoltre gli eventi e le esposizioni organizzati
dal Triennale Design Museum in tutta Italia e nel mondo, tra cui l’Italian Design
Day, che si terrà il 1° marzo in cento città.
In primavera, il Museo di Fotografia Contemporanea propone alla
Triennale una mostra che presenta in modo inedito l’opera fotografica di Luigi
Ghirri nell’ambito dell’architettura, attraverso la sua collaborazione con la rivista
“Lotus International” e una collettiva di artisti internazionali che indagano gli
effetti dell’accumulo di immagini di Google Street View. In autunno partirà
invece un nuovo ciclo di incontri per raccontare le tendenze più attuali della
fotografia contemporanea.
A Villa Ghirlanda, sede storica del Museo, riprende l’attività espositiva e
progettuale con un focus sulle collezioni, i giovani e i cittadini, accanto
all’ordinaria attività di incremento, gestione e catalogazione del patrimonio
fotografico.
La programmazione del Triennale Teatro dell’Arte, a cura di Umberto
Angelini, rafforza la propria dimensione internazionale e il dialogo con gli altri
linguaggi espressivi. Tra grandi artisti acclamati in tutto il mondo e giovani
talenti, l’indagine sui temi del dibattito contemporaneo viene declinata
mescolando il formato della stagione teatrale e quello festivaliero.
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Una delle novità di quest’anno è il progetto che interesserà il Giardino della
Triennale, affidato a Orticola di Lombardia e all’architetto paesaggista
Filippo Pizzoni. L'intervento è volto alla valorizzazione delle opere e delle
installazioni presenti in giardino, promuovendo al contempo una gestione
sostenibile delle risorse.
Le mostre ed attività della Triennale di Milano per l’anno 2018 sono rese possibili
grazie al prezioso supporto e contributo ed inoltre alla condivisione di intenti di
molti partner tra i quali Edison per l’Architettura, Officine Panerai per il Design e
partner istituzionali quali ENI, Illy, MINI, Repower, SEA, TXT.
Triennale di Milano
Viale Alemagna 6
20121 Milano
T. +39 02 724341
www.triennale.org
Ufficio Comunicazione e Relazioni Media
della Triennale di Milano
Alessandra Montecchi e Micol Biassoni
T. +39 02 72434247
press@triennale.org
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IL PROGRAMMA DELLA TRIENNALE DI MILANO
Moda
Rick Owens. Subhuman Inhuman Superhuman
Fino al 25 marzo 2018
La Triennale di Milano presenta la prima retrospettiva interamente dedicata al
visionario stilista e furniture designer Rick Owens, proposta e presentata dalla
curatrice del settore moda della Triennale di Milano Eleonora Fiorani.
Per questa mostra Rick Owens è autore della sua stessa narrativa e ha curato una
selezione di abiti, accessori, arredi, opere grafiche e pubblicazioni scelti tra quelli
che ha realizzato in oltre vent’anni di carriera. Ispirandosi a opere di artisti e
scrittori, Owens ha sempre lavorato riconoscendo e mettendo in risalto attimi di
bellezza solitamente trascurati.
Architettura
999. Una collezione di domande sull’abitare contemporaneo
Fino al 2 aprile 2018
A cura di: Stefano Mirti
999. Una collezione di domande sull’abitare contemporaneo rappresenta un
intreccio di domande sui luoghi del nostro vivere e racconta l’abitazione come
non l’abbiamo mai vista prima. La mostra costituisce una grande indagine sul
concetto di casa, di abitare, di senso di dimora, a cavallo tra il mondo fisico e
quello digitale. È un viaggio attraverso i nuovi immaginari che trasformano le
nostre esistenze. Una mostra inedita, ampia, collaborativa e mutante, che evolve
in funzione del tempo e dello spazio.
L’esposizione è stata sviluppata grazie a una rete di oltre cinquanta co-curatori
provenienti da vari ambiti, con competenze e passioni oltremodo diversificate.
Fotografia
ARTICO. ULTIMA FRONTIERA
8 febbraio – 25 marzo 2018
A cura di: Denis Curti e Marina Aliverti
La mostra presenta più di sessanta fotografie di paesaggi e abitanti di
Groenlandia, Islanda e Siberia, scattate da tre maestri della fotografia di
reportage, quali Ragnar Axelsson (Islanda, 1958), Carsten Egevang (Danimarca,
1969) e Paolo Solari Bozzi (Roma, 1957). Accanto alle potenti immagini di una
natura infranta e al contempo affascinante, tre documentari arricchiscono la
narrazione delle regioni del Nord.
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Design
Triennale Design Museum
Storie del design italiano (working title)
14 aprile 2018 – 20 gennaio 2019
Direzione: Silvana Annicchiarico
A cura di: Vanni Pasca, Manolo De Giorgi, Raimonda Riccini, Maddalena Dalla
Mura, Chiara Alessi
Progetto dell’allestimento: Calvi Brambilla
Progetto grafico: Leonardo Sonnoli
L’undicesima edizione del Triennale Design Museum è dedicata alla storia del
design italiano a partire dai primi del Novecento attraverso una selezione dei
progetti più rappresentativi e, in parallelo, attraverso specifici approfondimenti
tematici disciplinari.
Design
Osvaldo Borsani
1925-1985
Maggio – agosto 2018
A cura di: Giampiero Bosoni, Valeria Borsani, Tommaso Fantoni
Progetto di: Norman Foster con Tommaso Fantoni
La mostra presenta la prima retrospettiva completa sul lavoro di Osvaldo
Borsani, architetto, artista, designer e imprenditore.
Attraverso documenti di archivio, arredi e schizzi originali sono raccontati
cinquant’anni emblematici del suo operato, dalla modernizzazione del mobile in
stile nell’Atelier di Varedo alla creazione di Tecno, azienda fondata da Osvaldo e
Fulgenzio Borsani all’insegna della “téchne”, la scienza del sapere fare.
La mostra si svilupperà anche nella sede di Villa Borsani a Varedo e sarà
accompagnata da un catalogo ufficiale oltre che dal lancio di un nuovo volume
sull’opera completa dell'architetto edito da Skira.
Fotografia
Luigi Ghirri: il paesaggio dell’architettura
Maggio – settembre 2018
A cura di: Michele Nastasi
Allestimento di: Sonia Calzoni
La mostra mette in luce l’importanza dell’opera di Luigi Ghirri nell’ambito
dell’architettura, attraverso la sua decennale collaborazione con la rivista “Lotus
International”. Ghirri ha portato all'architettura un nuovo modo di guardare,
capace di comprendere il progetto in relazione agli aspetti contraddittori e alle
aporie dei paesaggi contemporanei. Attraverso questa esposizione si intende
mostrare la fertile relazione tra Ghirri e “Lotus”, sulla base di un ampio corpo di
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fotografie originali presenti nell'archivio della rivista, molte delle quali mai
esposte, e di alcuni materiali di lavoro.
Sono esposte circa 200 stampe originali e oltre 100 immagini proiettate, edite e
inedite, ordinate secondo tre sezioni: Paesaggio Italiano, Progetto domestico,
Immagini di architettura commissionate dalla rivista, a cui si aggiunge un nucleo
di fotografie realizzate nel 1986 su Palazzo dell’Arte e Parco Sempione.
Fotografia
Un mondo parallelo. Immagini da Google Street View
Giugno – settembre 2018
A cura di: Joan Fontcuberta
Presentato nel 2008 come una sorta di dispositivo di realtà virtuale integrato
a Google Maps, Google Street View si è rapidamente diffuso permettendo di
esplorare ogni luogo transitabile come se lo si stesse percorrendo con un veicolo.
Google Street View ha profondamente contribuito all’idea che internet costituisca
un duplicato della realtà, sostituendosi alla percezione diretta del mondo. Sono
numerosi i progetti di artisti contemporanei che si interrogano su questa
percezione differita, “di seconda mano” del mondo, e dei suoi effetti: la
disponibilità e la contingenza di queste immagini produce una sostanza visiva
inedita.
La mostra propone una selezione di fotografi e artisti internazionali che indagano
criticamente gli effetti dell’enorme accumulo di immagini di Google Street View.
Arti visive
Rita Ackermann
Giugno – agosto 2018
A cura di: Gianni Jetzer
Rita Ackermann (n. 1968, Budapest) è un’artista ungherese naturalizzata
statunitense resa celebre da opere che oscillano tra figurazione e astrazione.
Interessata da sempre a temi come l’antropomorfismo e la femminilità, in
occasione della sua prima importante esposizione istituzionale in Italia presso la
Triennale di Milano, Ackermann mette in scena la sua pratica pittorica muscolare
e i suoi grandi cicli pittorici, in particolare Meditation on Violence and Aesthetic
of Disappearance del 2014, che indaga il rapporto tra corpo femminile e violenza.
La mostra è a cura di Gianni Jetzer, curatore dell’Hirshhorn Museum e dello
Sculpture Garden a Washington D.C e, in precedenza, dello Swiss Institute a New
York.
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Arti visive
Walter Swennen
Giugno – agosto 2018
In occasione della sua prima personale in un’istituzione italiana, Walter Swennen
(n. 1946, Bruxelles) presenta alla Triennale di Milano la sua indagine sulle basi
ideologiche della pittura: un percorso che si svolge attraverso una serie di lavori
che ripercorrono i quasi trentacinque anni della sua carriera.
Prima di concentrarsi sulla pittura negli anni Ottanta, Swennen si è dedicato alla
poesia e alla filosofia. Gran parte della sua produzione manifesta un interesse per
le qualità associative del linguaggio: sperimentazioni evocative e collage
stratificati popolano le tele e influenzano i titoli delle opere. Questo uso della
lingua è intimamente legato al vissuto dell’artista. Quand’era molto giovane, la
famiglia smise di usare il fiammingo per adottare il francese. Dopo qualche anno,
l’artista non fu più in grado di parlare la lingua madre, cosa che complicò la sua
visione del linguaggio come forma di comunicazione. Lettere, frammenti e
affermazioni in inglese, fiammingo e francese si insinuano nelle tele, fornendo –
o eliminando – tracce di narrazioni. Immagini della sua memoria incontrano
motivi e argomenti presi in prestito da fumetti, dalla pubblicità e da disegni
infantili: la pratica di Swennen è un atto di ribellione al confine tra umorismo e
solennità, politico e formale, realtà e finzione.
Arti visive
Soft Revolution
Franco Toselli e gli artisti di Portofranco
Luglio – agosto 2018
A cura di: Elena Pontiggia
Franco Toselli, gallerista fra i più noti internazionalmente per la sua tempestiva
vicinanza ai movimenti di avanguardia dagli anni Sessanta a oggi, ha riunito nei
primi anni Duemila, sotto il nome di “Portofranco”, alcuni artisti, giovani e meno
giovani, che, muovendo soprattutto dall’arte di Salvo, Ontani e Boetti, e dal
mondo poetico di Nicola De Maria, di Jan Knap e di Charlemagne Palestine,
hanno praticato una pittura di ascendenza concettuale, caratterizzata da una
intensa dimensione di liricità, di affabilità e di leggerezza. Non si tratta di un
gruppo vero e proprio, ma piuttosto di un clima, di un’atmosfera condivisa, creata
da una pittura che è insieme immagine e idea. Tra questi artisti ci sono Bonomo
Faita, Enzo Forese, Angelo Formica, Helgi Fridjonsson, Riccardo Gusmaroli,
Klaus Larsen, Corrado Levi, Mizokami Katsumasa, Paola Pezzi, Lisa Ponti, Rosa
Maria Rinaldi, Antonio Serrapica, Antonio Sofianopulo, Giacomo Toselli,
Giampaolo Truffa, Gabriele Turola e altri ancora.
La mostra presenta per la prima volta organicamente in uno spazio pubblico
l’esperienza di “Portofranco”, documentandola con lavori storici e recenti, e
ricostruisce in catalogo la sua singolare vicenda attraverso il testo di Elena
Pontiggia, la testimonianza di Franco Toselli e le interviste agli artisti.
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Arti visive
Il Miserabile
Luglio – agosto 2018
La ricerca artistica di Diego Marcon (n. 1985, Busto Arsizio) si concentra
sull’immagine in movimento. Dopo aver studiato video editing presso la Civica
Scuola di Cinema di Milano, Marcon decide di dedicarsi alle arti visive. La sua
ricerca è stata descritta come un’indagine della nostra capacità di vedere la realtà
in maniera conscia, come un’esplorazione della potenza evocativa di ciò che non è
immediatamente visibile, di quanto appare ambivalente, ai limiti dell’immagine.
Il Miserabile, prima mostra in assoluto del giovane artista presso un’istituzione,
si compone di una serie di nuove animazioni pensate appositamente per gli spazi
della Triennale di Milano: brevi filmati in 16mm – formato sul quale l’artista ha
concentrato la propria ricerca negli ultimi anni – che circoscrivono uno spazio di
nevrosi e febbrile chiusura in sé in cui i personaggi che popolano il mondo di
Marcon – i miserabili, appunto – sono ineluttabilmente e indefinitamente
prigionieri. L’artista, in questa occasione, attraversa i formati del cinema
narrativo tradizionale per operare una sperimentazione sugli elementi archetipici
del cartone animato occidentale, smontando il genere per ricombinarlo in
un’atmosfera opaca, di torpore e perturbamento.
Arti visive
Unico e ripetibile
Le collezioni di Massimo De Carlo (working title)
Settembre 2018
Negli ultimi decenni, il celebre gallerista milanese Massimo De Carlo ha dato
forma a preziose collezioni in ambiti molto diversi, ma tra loro inevitabilmente
promiscui. Interessato a indagare i legami tra l’arte e l’industria, al confine tra
manufatto seriale e opera d’arte (e viceversa) e alle molteplici fonti d’ispirazione
della produzione in serie, De Carlo espone per la prima volta alla Triennale di
Milano le sue collezioni per coinvolgere il pubblico in una riflessione sull’unicità e
sulla ripetizione, sull’esclusività e sulla cultura popolare. Unico e ripetibile
presenta la serie più completa mai esposta di arazzi di parole di Alighiero Boetti,
una selezione unica e inedita di ceramiche prodotte a Weimar negli anni
precedenti alla Seconda Guerra Mondiale e una raccolta dei poster del grafico e
designer italiano AG Fronzoni degli anni Ottanta e Novanta.
Arti visive
Furla Series #02
Settembre – novembre 2018
La Triennale di Milano e Fondazione Furla presentano, per la prima volta in
Italia, la mostra personale di un artista di fama internazionale, invitato a
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concepire appositamente un progetto per gli spazi dell’istituzione milanese di
Viale Alemagna. L’artista e i dettagli della mostra verranno annunciati nei
prossimi mesi.
L’esposizione è parte del progetto pluriennale Furla Series, che a partire dal 2017
vede Fondazione Furla impegnata nella realizzazione di mostre ed eventi dedicati
ad alcuni dei più significativi artisti attivi nel sistema dell’arte contemporanea, in
collaborazione con prestigiose istituzioni d’arte italiane.
In seguito al programma di performance realizzato per Furla Series #01 (ancora
in corso) in partnership con il Museo del Novecento di Milano, Fondazione Furla
inaugura Furla Series #02 insieme alla Triennale di Milano, con cui condivide
l’attenzione ai linguaggi più sperimentali e innovativi della cultura
contemporanea.
Architettura
Ricostruzioni
Settembre 2018 – gennaio 2019
La ricostruzione di territori e città da occasionale che era, a seguito di eventi
epocali e rari, si pone ormai come pratica costante a causa del moltiplicarsi nel
mondo di guerre, terremoti, catastrofi di vario tipo e alla impossibilità degli
abitanti colpiti di gestire in autonomia le fasi successive alla distruzione. Gli stessi
eventi ordinari delle città, spesso caratterizzati dalla precarietà sociale e
materiale, pongono costantemente questo tema nei confronti di parti e settori
degradati. Così, le pratiche di ricostruzione, oltre a rappresentare forse gli unici
momenti di riflessione sul futuro delle città, hanno fornito un eccezionale
patrimonio di esperienze tecniche e culturali relative alle nuove modalità
dell’abitare, alla salvaguardia dei monumenti, alla conservazione delle identità
urbane e territoriali e, più recentemente, all’adeguamento alle mutate condizioni
climatiche.
La mostra presenta una panoramica di ricostruzioni appartenenti a tempi e
luoghi diversi e una riflessione sulle prospettive future di un’azione che, dal
Medio Oriente alle Americhe, sempre più coinvolgerà l’azione dei governi e la
cultura degli architetti.
Design
Achille Castiglioni
Ottobre 2018 – gennaio 2019
Cura e progetto di allestimento: Patricia Urquiola
Triennale Design Museum dedica ad Achille Castiglioni (1918-2002), uno dei più
importanti Maestri del design italiano, una grande mostra monografica, in
occasione del centenario dalla sua nascita, che analizzerà la sua opera in maniera
trasversale, dal design all’architettura, dagli allestimenti alle mostre. La cura e il
progetto di allestimento sono affidati a Patricia Urquiola, architetto e designer
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che non solo ha mosso i primi passi insieme a Castiglioni (nel 1989 si laurea con
lui al Politecnico di Milano), ma ne ha saputo raccogliere l’eredità e la capacità di
sorprendere attraverso il progetto.
Architettura
Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2018
VI edizione
Apertura bando: 1 febbraio 2018
Mostra e premiazione: ottobre 2018
Nel 2018 la Triennale di Milano, in collaborazione il Ministero dei Beni e delle
Attività culturali e del Turismo, organizza la VI edizione del Premio Medaglia
d’Oro all’Architettura Italiana, evento con cadenza triennale che intende
promuovere le nuove e più interessanti opere in ambito architettonico.
La Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana si pone come riflessione attiva sul
ruolo del progettista e delle sue opere puntando alla diffusione pubblica in Italia e
all’estero di un nuovo patrimonio di costruzioni e idee e insieme verificando
periodicamente lo stato della produzione architettonica italiana, gli indirizzi, i
problemi e i nuovi attori.
Oltre ai premi delle passate edizioni (Medaglia d’Oro all’opera, Premio Speciale
all’opera prima, Premio Speciale alla committenza, Medaglia d’oro alla carriera) e
alle sei Menzioni d’Onore relative ad altrettante sezioni del costruire, da
quest’anno il Premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana si arricchisce di un
riconoscimento speciale dedicato alle giovani promesse dell’architettura e
dell’ingegneria: il Premio T Young Claudio De Albertis, promosso dal Comitato
Premio Claudio De Albertis.
Il bando verrà aperto il 1 febbraio 2018. Nell’ottobre 2018 si terrà la premiazione
e l’inaugurazione della mostra dedicata ai progetti dei finalisti e dei vincitori. Il
vincitore della Medaglia d’Oro all’opera presenterà anche una lectio magistralis.
IL PROGRAMMA DEL TRIENNALE TEATRO DELL’ARTE
Nel primo anno di programmazione sotto la curatela artistica di Umberto
Angelini, Triennale Teatro dell’Arte ha ospitato 40 spettacoli, 17 produzioni, 30
compagnie e artisti provenienti da 12 paesi del mondo. Nel 2018 Triennale Teatro
dell’Arte conferma la propria vocazione internazionale e pone al centro della
riflessione progettuale l’innovazione e la sperimentazione performativa in dialogo
con il mondo dell’arte, del design e dell’architettura. Tra grandi artisti e giovani
realtà, l’indagine sui temi del dibattito contemporaneo viene declinata
mescolando il formato della stagione teatrale con quello festivaliero. Produzioni e
ospitalità nazionali e internazionali (Spagna, Iran, Francia, Olanda, Germania,
Svizzera, Canada), prime assolute e un focus sulla scena francese
caratterizzeranno nel segno della pluridisciplinarità il primo semestre di
programmazione. Un progetto per la città di Milano, uno sguardo sul mondo.
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TRIENNALE DESIGN MUSEUM A MONZA
Design
Gianfranco Frattini
Aprile – settembre 2018
Belvedere della Villa Reale, Monza
A cura di: Marco Romanelli
Con la mostra dedicata a Gianfranco Frattini (1926-2004), Triennale Design
Museum prosegue il suo percorso di ricerca volto ad approfondire alcuni personaggi
che hanno interagito con il territorio allargato di Monza e Brianza.
TRIENNALE DESIGN MUSEUM IN ITALIA E NEL MONDO
Design
Italian Design Day
1° marzo 2018
Sedi varie
L’Italian Design Day è promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale in collaborazione con Ministero dei Beni e delle
Attività culturali e del Turismo, Triennale di Milano/Triennale Design Museum,
Associazione per il Disegno industriale, Fondazione Compasso d’Oro, Salone del
Mobile di Milano e ICE-Agenzia per la promozione all’estero e
l’internazionalizzazione delle imprese italiane. L’Italian Design Day nasce per
valorizzare e comunicare il design italiano nel mondo attraverso il coinvolgimento di
attori del settore, che, quest’anno, con il loro contributo favoriranno anche la
partecipazione al Salone del Mobile di Milano e la promozione della XXII
Esposizione Internazionale della Triennale di Milano. Il 1° marzo 2018 nello stesso
giorno in 100 sedi del mondo, 100 ambasciatori della cultura italiana (designer,
imprenditori, docenti, giornalisti, critici, comunicatori) sono chiamati a discutere e
confrontarsi sul tema della XXII Esposizione Internazionale della Triennale di
Milano dal titolo Broken Nature: Design Takes on Human Survival, a cura di Paola
Antonelli, che si terrà dal 1° marzo al 1° settembre 2019.
Design
Trame d’acqua
Luglio 2018
Paesi dell’Area mediterranea e del Golfo (sedi da definire)
A cura di: Silvana Annicchiarico
La mostra è promossa da Triennale Design Museum e Ministero degli Affari Esteri e
della Cooperazione Internazionale.
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Il governo dell’acqua e il suo impiego sono da sempre questioni di interesse
progettuale, tuttavia da quando l’acqua-da-bere è percepita come risorsa limitata, è
diventata sempre più materia di progettazione, merce preziosa, elemento di
business, status di qualità.
La mostra è suddivisa in due sezioni che presenteranno specifici progetti di social
design e product design. In una sezione verrà effettuata una ricognizione di oggetti
legati ai vari usi dell’acqua. Nella seconda sezione attraverso Ambasciate, Istituti
italiani di Cultura e Centri del disegno verranno coinvolti designer di ognuno dei
Paesi dell’Area mediterranea e del Golfo a confrontarsi sul tema dell’acqua,
declinandolo rispetto alle problematiche ed esigenze connesse al paese d’origine,
valorizzando, di volta, lavorazioni, saper fare e materiali tipici.
Design
The New Italian Design
Luglio – agosto 2018
Tianjin Art Museum, Tianjin
Ideazione e coordinamento: Silvana Annicchiarico
Cura e allestimento: Andrea Branzi
La mostra presenta i lavori di 133 designer con 288 progetti, di cui 189 sul design di
prodotto, 28 sulla grafica al corpo grafica, 28 su oggetti legati come gioielli, borse e
accessori, 7 sulla ricerca, 32 sul food design, 4 sull’interior design.
Emerge un panorama ricco e sfaccettato, che parte dal furniture design fino ad
abbracciare nuove forme di comunicazione, dal food al web design, dal fashion al
textile design, dal design del gioiello alla grafica e alla multimedialità.
Design
Icons of XX & XXI Centuries
14 – 30 settembre 2018
Fondazione Giorgio Cini, San Giorgio Maggiore, Venezia
A cura di: Silvana Annicchiarico
La mostra è parte del progetto Homo Faber Crafting a more human future,
promosso da Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship con
l’obiettivo di presentare il meglio della produzione artigianale europea.
Nella seicentesca biblioteca del Longhena, splendidamente decorata con le originali
librerie in legno intagliate da Franz Pauc, si svilupperà un percorso che proporrà una
rilettura della storia del design europeo attraverso una selezione di 100 vasi
provenienti dalle più importanti collezioni europee. In un allestimento leggero e
rarefatto, i vasi daranno conto dell’evoluzione di tecniche, lavorazioni e materiali.
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